Rafforzata la norma Ue sul whistleblowing negli ambienti di lavoro

Denunce sul lavoro, maggior tutela per chi segnala gli illeciti sul proprio posto di lavoro.

Ampliate anche le ritorsioni sanzionabili il testo prevede diverse fattispecie che vanno dal cambiamento del luogo o dell’orario di lavoro alla sospensione della formazione fino alle note di merito negative, alle referenze negative, alla coercizione, all’intimidazione.

Previste multe che possono arrivare fino a 50mila euro, quindi vita dura per i dirigenti kapò che pensano di coercizzare e soggiogare il dipendente alla propria volontà.

Si, è vero, il despota di turno leggendo ciò, ridacchierà sotto i baffi in quanto hanno dalla loro parte i sistemi di valutazione dei dipendenti che al giorno d’oggi sono diventati obsoleti e andrebbero certamente rivisti.

Ma la grossa novità della norma è anche l’estensione della platea dei potenziali beneficiari delle protezioni, espandendo le tutele anche ai privati. Non ci saranno solo dipendenti, ma anche collaboratori, consulenti, volontari o tirocinanti, oltre che colleghi di lavoro della persona che ha segnalato l’illecito o che lavorano nel medesimo contesto lavorativo e che hanno con la persona un rapporto abituale.

Tutti gli Enti dovrebbero attivare il meccanismo di denuncia e seguire le orme del Comune di Milano che già dal 2015 ha attivato la piattaforma informatica dedicata al “whistleblowing”

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L’articolo completo lo trovate su Verità e Affari del 7 dicembre 2022